6 luglio 2013 - Monterosso al Mare - Un gruppo
fantastico
Nel mondo esistono 750 milioni di persone con disabilità, cifra che
rappresenta il 10% dell’intera popolazione e, in Europa, il 15% degli
abitanti.
Naturalmente noi disabili viviamo anche in Italia, siamo circa quattro
milioni e, volendo continuare a fare di conto, posso tradurvi la cifra dicendo
che abbiamo un’incidenza sulla popolazione piuttosto interessante,
rappresentiamo, infatti, una persona su quattordici e, com’è ovvio, apparteniamo
a tutte le categorie sociali perché l’handicap non distingue e neanche
discrimina e quindi interessa i minori, gli anziani, i giovani, gli immigrati, i
ricchi, gli indigenti, i disoccupati e gli occupati.
La nostra è una condizione, che pur nelle enormi differenze che
caratterizzano ciascuna situazione individuale, richiede un’attenzione
trasversale da parte di tutte le politiche sociali volte a garantire diritti di
cittadinanza, istruzione e formazione, lavoro, vita indipendente, accessibilità
e mobilità, salute, fruizione del tempo libero.
Le persone con disabilità
possono vivere condizioni di discriminazione e mancanza di pari opportunità in
tutti i settori dell’esistenza rimanendo purtroppo, in alcuni casi, vittime di
esclusione sociale.
6 luglio 2013 - Monterosso al Mare - Simona Gualla,
alias Super Simo!
Per questa ragione una società ideale, cioè semplicemente civile, dovrebbe
essere in grado di prestare un’attenzione particolare alle persone con
disabilità, contribuendo in maniera rilevante allo sviluppo e al consolidamento
di adeguate politiche d’integrazione sociale e ponendo la disabilità come una
questione d’interesse nazionale, progettando un Paese capace di garantire, a
tutti, i diritti fondamentali, cioè il diritto all’accesso alle Nuove
tecnologie, il diritto all’Educazione e all’Istruzione, il diritto al
Lavoro.
La rimozione delle cause invalidanti si ottiene anche sostenendo la ricerca
scientifica in collaborazione con le Università e i Centri di Ricerca: Nel
nostro Paese è ormai urgente la modifica del Nomenclatore Tariffario delle
protesi e degli ausili, il documento che elenca gli ausili e i presidi
tecnologici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale alle persone con
Disabilità. Il documento attuale, datato 1992, non tiene conto dei risultati che
la tecnologia ha raggiunto in questi ultimi 20 anni e quindi non è in grado di
garantire quegli evidenti benefici derivati dal progresso della ricerca
scientifica, a differenza di quanto avviene invece per il prontuario
farmaceutico che, come è ovvio, viene costantemente aggiornato.
6 luglio 2013 - Monterosso al Mare - Filippo Tassara
intervistato da SKY TV
Sostenere la ricerca scientifica anche nel campo protesico è necessario per
migliorare la qualità della vita di tutte quelle persone che necessitano di un
dispositivo a sostituzione dell’arto mancante. Allo stato attuale i risultati
ottenuti sono molto incoraggianti e proprio per questo non è il momento di
arrendersi. Basti pensare, per esempio, al caso di un progetto sperimentale
finanziato dall’esercito degli Stati Uniti che migliora la condizione di chi ha
perso gli arti inferiori attraverso una tecnologia che, interpretando i segnali
nervosi dei muscoli rimasti del paziente, li traduce in movimento
robotizzato.
Un altro punto a mio avviso fondamentale, in un processo di vera crescita e
integrazione, è costituito dall’inserimento scolastico degli alunni con
disabilità che dovrebbe costituire un punto di forza del sistema educativo. La
scuola deve essere una comunità accogliente nella quale tutti gli alunni, a
prescindere dalle loro diversità funzionali, possano realizzare esperienze di
crescita individuale e sociale. La piena inclusione degli alunni con disabilità
è un obiettivo che la scuola deve perseguire attraverso un’intensa e articolata
progettualità, valorizzando le professionalità interne e le risorse offerte dal
territorio.
6 luglio 2013 - Manarola - Stretching prima della
partenza
Il nostro Paese si è dotato di una Legislazione attenta all’integrazione
scolastica degli alunni con disabilità: abbattimento delle barriere
architettoniche nella scuola; trasporto scolastico; l’assistenza durante
l’orario scolastico; organizza la formazione e l’aggiornamento del personale
docente in materia di integrazione scolastica; predispone attività di
orientamento fin dalla scuola secondaria e di primo grado; garantisce la
continuità educativa e didattica tra un ciclo e l’altro della scuola, prevedendo
la consultazione obbligatoria tra gli insegnanti; garantisce la possibilità di
completare la scuola dell’obbligo.
Ma afferma anche, purtroppo, che tali servizi sono erogati nei limiti delle
disponibilità di bilancio. Attiviamoci tutti perché questi limiti siano rivisti
e diventino più favorevoli per le famiglie in stato di necessità che devono
poter trovare, anche nella scuola, quel sostegno ad un percorso che altrimenti,
in solitudine, è durissimo da portare avanti.
E veniamo al mondo del lavoro. È arrivato, secondo me, il momento di
individuare davvero, nel lavoratore con disabilità, una risorsa per la comunità.
Da sempre i rapporti tra disabili e mondo del lavoro risultano problematici.
Irti di barriere sociali e ostacoli burocratici. Così per la persona disabile,
al dramma delle limitazioni fisiche e psichiche si aggiunge la difficoltà di far
valere i propri diritti. Legittimi, sacrosanti e normati dalla Legge 68 che ha
sostituito precedenti regolamenti, leggine e circolari vecchie di oltre
vent’anni.
Tra gli obiettivi della nuova normativa, oltre all’assunzione a pieno titolo
in aziende pubbliche e private, è previsto che l’inserimento al lavoro della
persona con disabilità miri a: «valorizzare le abilità residue e le potenzialità
inespresse».
6 luglio 2013 - Monterosso al Mare - l'
Arrivo
Ma le cose nella pratica, funzionano diversamente. Infatti soltanto un’
azienda su quattro si preoccupa della completa integrazione della persona con
disabilità attraverso un’accoglienza e un inserimento adeguato, supportato da
colleghi con mansioni di affiancamento. Le altre 3 aziende si preoccupano solo
di adempiere all’assunzione di legge. Senza mettere in atto politiche
d’inserimento ad hoc, quindi rimanendo lontani da quanto sta scritto nella Legge
68/1999 che enfatizza il passaggio del disabile: «da obbligo a risorsa attiva».
Senza dimenticare i casi in cui alcune aziende preferiscono pagare multe
risibili là dove esistono commissioni di controllo sul collocamento
obbligatorio.
Infine vorrei ricordare a tutti la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone
con Disabilità che per me rappresenta un punto fondamentale dal quale partire
per affermare finalmente, in tutto il mondo, i basilari e sacrosanti diritti
alla democrazia e alla civiltà.
Questo importante strumento, frutto di battaglie appassionate, confronto
costante e dialogo tra le istituzioni e il mondo della società civile, è stata
l’ occasione per dare piena e concreta attuazione al principio da tutti evocato
del “Niente su di noi, senza di noi”.
Sono convinto che la risposta alla spesso drammatica realtà delle persone
disabili si trovi aumentando le occasioni di mobilità sociale: bisogna
finalmente far uscire le nuove tecnologie dai cassetti e renderle accessibili in
modo tale da facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, occupare una casa,
frequentare la scuola con dignità.
6 luglio 2013 - Monterosso al Mare - Salvatore Cimmino
intervistato da Riccardo Re di SKY TV
L’attualità impone a noi tutti di fare un passo avanti: recuperare e
integrare le persone con disabilità non è solo un dovere morale ma anche e
soprattutto economico. In un momento di forte crisi, come quello che stiamo
attraversando, il contributo degli oltre 750 milioni di persone con disabilità
che abitano la terra potrebbe aiutare ad affrontare, in maniera significativa,
le nostre difficoltà.
Il mio sogno è che anche altre realtà importanti, oltre al MIT, l’ Università
Bio-Campus e la Selex Electronic Systems, decidano di offrire le proprie
competenze per avviare un processo che, partendo dall’industria, determini un
vero progresso nelle condizioni di vita dei disabili e avvii un percorso di
reale integrazione.
6 luglio 2013 - Monterosso al Mare - l' Abbraccio con
Super Simo!
In conclusione, mi appello a quelle realtà che operano nel mondo Accademico,
nel mondo dell’industria, dell’assistenza e della riabilitazione protesica,
perché facciano un passo avanti, cooperino e contribuiscano alla trasformazione
della sofferenza delle persone con disabilità, in gioia di vivere.
Grazie della Vostra attenzione
Salvatore Cimmino