mercoledì 29 ottobre 2008

A WORLD WITHOUT BARRIERS

For acknowledgment, respect and integration of the disable people.

































Il Film: "Il giro oltre, per sfidare le barriere a bracciate" "http://perunmondosenzabarriere.blogspot.com/2008/05/il-film.html

Dear Friends,
I wish to build something of importance that helps to reflect on human mind, confidence and beauty of a relationship which can be built even between people who don't know each other.We have to equip ourselves with much confidence in order to reach new goals which are to help others that are less well.We will encounter many difficulties, but with joining all our forces, these will not prevent us from catching up with all our objectives.Many make a mistake in staying deaf to the outcry of the ones whos freedom has been violated and it is dangerous to let oneself decline moraly without taking a stock of ourselves, on our own will.Every person touched from a physical or psychical difficulty lives a kind of existential advent, the wait of a liberation that will be manifested totally, for oneself like for all, only at the end of the times. Without the faith, this wait can assume tones of the disappointment and discomfort.The disable person, demands not only cure, but first of all love that acknowledges, respects and integrates from birth to the adolescence, till the adult age and at the delicate moment, lived with trepidation by many parents, of the separation from their own children, the moment of ''after us''.The disabiliti is not only need, above all its stimulus and sollicitation. Sure it is question of aid, but before all it is still provocation in the comparisons of the egoism, individual or collective, it is an invitation to always form new brotherhoods.The disabiliti, in reality puts in crisis the conceptions of the life tied only to the satisfaction of the appearance, speed and the efficiency.I hope and I pray so that the istitutions and the people who preside them, are placed to listen with respect, to feel the need to question the hard work of existance filled with suffering and uneasines of painfull events, assumed as acquiered or hereditory.That they want to be closer to disable people and to their families, to be aware that the lack of attention sharpens suffering and solitude, while the faith testifies of the love and in the gratitude, it donates force and sense to the life. To many who have poltical responsibilities, and at all levels, I would want to ask to operate so that they insure living conditions and protect such opportunities for which the dignity effectively is recognized.In a rich society of scientific and technical acquaintances, it is possible and right to do more, in the several ways that the civil cohabitation demands, from the biomedical imparticular, in order to prevent the disabilities, to cure, attend to and rehabilitate new social integration.
If the civil and social rights are protected, it is even more important to safeguard the humanitarian relations, the sharing and friendship, aid relations. This is why forms of promoting rehabilitation and cure keep that integral vision of the humain person.Integration of the disable people has made progresses, even if much road still remains to cover, there are still some important urgencies e on which it is good to stop at and reflect.First of all, the right, that every man and every disabile woman have, in any Country of the world, to a life with dignity.It is not the case of only satisfying determined needs, but furthermore to recognise the wish to be accepted and have autonomy.It is necessary that integration becomes mentality and culture, and at the same time that the legislators and the governors do not show they lack in coherent support to this cause.The scientific research, for its part, is called to guarantee every possible form of prevention, protecting the life and the health.When the Disability is not dismissable, it is possible always to free the potentials which disabilities do not cancel.They are potentialities that supported increase: the rehabilitation, in fact, beyond, apart from that it gives back compromised functions, it activates others and puts a hold on to further decay.Amongst the rights lets not forget to guarantee those in education, at work , at home, the discouragement of the barriers, not only those architectonic ones!For the parents it is important to know that the society takes charge, after we are gone, making sure that our entrusted sons and daughters receive the prompt attention of a community ready to take them with love and respect.

With Love
Salvatore Cimmino

UN MONDO SENZA BARRIERE

Per il riconoscimento, il rispetto e l’integrazione delle persone disabili.



















































Il Film: " Il giro oltre, per sfidare le barriere a bracciate "
http://perunmondosenzabarriere.blogspot.com/2008/05/il-film.html

Carissimi Amici,
desidero costruire Insieme qualcosa di importante che ci aiuti a riflettere sull’animo umano, sulla fiducia, sulla bellezza di un rapporto che si può costruire anche tra persone che non si conoscono.
Bisogna che ci armiamo di tanta fiducia verso noi stessi e verso il prossimo per raggiungere nuovi traguardi, cioè di aiutare gli altri che stanno meno bene, sono consapevole che incontreremo mille difficoltà, ma che comunque non ci impediranno di raggiungere, con tutte le nostre forze, gli obbiettivi che ci siamo prefissati.
L’ errore di molti è quello di essere stati sordi al richiamo di non violentare la libertà degli altri, è pericoloso lasciarsi impoverire senza rendersi conto, cioè per volontà propria.
Ogni persona segnata da una difficoltà fisica o psichica vive una sorta di avvento esistenziale, l’ attesa di una liberazione che si manifesterà pienamente, per essa come per tutti, soltanto alla fine dei tempi. Senza la fede, questa attesa può assumere i toni della delusione e dello sconforto.
Il disabile, richiede non solo cura, ma anzitutto amore che si faccia riconoscimento, rispetto e integrazione dalla nascita all’adolescenza, fino all’età adulta e al momento delicato, vissuto con trepidazione da tanti genitori, del distacco dai propri figli, il momento del dopo di noi.
La disabilità non è soltanto bisogno, è anche e soprattutto stimolo e sollecitazione. Certamente è domanda di aiuto, ma è prima ancora provocazione nei confronti degli egoismi individuali e collettivi, è invito a forme sempre nuove di fraternità. La disabilità, in realtà mette in crisi le concezioni della vita legate soltanto all’appagamento, all’apparire, alla fretta, all’efficienza.
Spero e prego affinchè le istituizioni e le persone che le presiedono, si pongano in ascolto rispettoso, che sentano il bisogno di lasciarsi interrogare dalla fatica di esistenze segnate dalla sofferenza e dal disagio di eventi lesivi, congeniti o acquisiti. Vogliano farsi più vicini ai disabili ed alle famiglie, consapevoli che la disattenzione acuisce sofferenza e solitudine, mentre la fede testimonia nell’amore e nella gratuità dona forza e senso della vita.
A quanti hanno responsabilità poltiche e a tutti i livelli, vorrei chiedere di operare affinchè siano assicurate condizioni di vita e opportunità tali per cui la dignità sia effettivamente riconosciuta e tutelata. In una società ricca di conoscenze scientifiche e tecniche, è possibile e doveroso fare di più, nei vari modi che la convivenza civile richiede, dalla biomedica per prevenire la disabilità, alla cura, all’ assistenza, alla riabilitazione, alla nuova integrazione sociale.
Se i diritti civili e sociali vanno tutelati, è però ancora più importante salvaguardare le relazioni umane, le relazioni di aiuto, di amicizia e di condivisione. Ecco perché vanno promosse forme di cura e di riabilitazione che tengano conto della visione integrale della persona umana.
L’ integrazione delle persone disabili ha fatto progressi, anche se tanta strada resta ancora da percorrere, ci sono alcune importanti urgenze sulle quali è bene fermarsi e riflettere. Anzitutto, il diritto, che ha ogni uomo e ogni donna disabile, in qualunque Paese del mondo, ad una vita dignitosa. Non si tratta solo di soddisfare determinati bisogni, ma più ancora di vedere riconosciuto il proprio desiderio di accoglienza e di autonomia. E’ necessario che l’ integrazione diventi mentalità e cultura, e al tempo stesso che i legislatori e i governanti non facciano mancare a questa causa il loro coerente sostegno. La ricerca scientifica, per parte sua, è chiamata a garantire ogni possibile forma di prevenzione, tutelando la vita e la salute.
Quando la Disabilità non è eliminabile, è possibile sempre liberare le potenzialità che la disabilità non cancella. Sono potenzialità che vanno sostenute e incrementate: la riabilitazione, infatti, oltre che restituire funzioni compromesse, ne attiva altre e pone un argine al decadimento. Tra i diritti da garantire non vanno poi dimenticati quelli allo studio, al lavoro, alla casa, all’ abbattimento delle barriere, non soltanto quelle architettoniche!!!!
Per i genitori è importante sapere che la società si fa carico del dopo di noi, consentendo loro di vedere i propri figli o figlie disabili affidati all’attenzione sollecita di una comunità pronta a prendersene cura con rispetto e amore.

Con Affetto
Salvatore Cimmino

mercoledì 22 ottobre 2008

...casting out...( ...emarginazione...versione in inglese )















Dear Fellow Travellers,

We live in a country where more than 5 million of our compatriots live a dreadful reality, it is my duty to denounce this and take it to your knowledge, for all to see.
As I wrote some time ago, mine is a strike, a strike of swimming, I will stop swimming

- until full respect for human dignity and the disabled persons’ rights of freedom and autonomy are guaranteed. These are presuppositions to promote their full integration in the family, at school, at work and in society;

- until the invalidating conditions that prevent the development of the person are removed, to enable a disabled person to participate actively in the life of the community, and therefore to plan those measures devoted to the overcoming of marginalization and social exclusion.

This is what happens:
From Corriere della Sera news:

The case of a girl with developmental problems in the province of Nuoro.
She is 24 years old but it is as if she was six, the kindergarten has decided to leave her at home.
The young woman found relief in being together with younger children, but this is no longer possible.

NUORO - Twenty-four years of age but the body and mind of a little girl of six, which do not let her see, hear, speak. It is the story of a young woman from Nuoro that for two years had found an important reason to live in being with children and teachers in a private kindergarten in town. This year instead, the school that had agreed to accept her despite her age, has opposed a polite but firm refusal because of, officially, the large number of enrolments.

EXCLUSION – So, fifteen days ago her mood has changed and also that of her parents, because her daily expectation of leaving home and going to school has been disappointed. She has a teacher paid by her parents and only wanted to spend a few hours of the day hearing others play and talk. She just needs some space and a lot of company but so far no school has agreed to accept her, hiding behind the fact that compulsory schooling no longer exists for her. The only exception is the willingness to accept her by the mayor of Ollolai, Mr Efisio Arbau, but the distance in kilometres is too big. The Social Services Department to the City of Nuoro has offered, as a solution, the stay in a daytime centre for adults, specialized in accommodating the disabled: unacceptable, because despite her date of birth the young woman is physically just a little girl who recognizes children as her fellow creatures.

giovedì 16 ottobre 2008

...emarginazione...


















Carissimi Compagni di viaggio, viviamo in un Paese dove oltre 5 milioni di nostri connazionali vivono una realtà infernale, è mio dovere denunciarlo e portarlo alla vostra conoscenza, alla luce del sole.
Come ho scritto qualche tempo fa, il mio è uno sciopero, uno sciopero del nuoto, smetterò di nuotare finchè non sarà garantito il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona disabile per promuoverne la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, e nella società;
finchè non saranno prevenute e rimosse le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona, per permettere al disabile una partecipazione attiva alla vita della collettività, quindi di predisporre quegli interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale.

Questo è quello che accade:
Dal Corriere della Sera:

Il caso di una ragazza con problemi di sviluppo nella provincia di Nuoro
Ha 24 anni ma è come se ne avesse sei, l’asilo ha deciso di lasciarla a casa.
La giovane trovava sollievo nello stare in compagnia con i bambini più piccoli, ma ora non è più possibile.
NUORO - Ventiquattro anni all’anagrafe ma il corpo e la mente di una bambina di sei, che non le consente di vedere, sentire, parlare. È la storia di una giovane nuorese che da due anni aveva trovato un’importante ragione di vita nello stare con i bambini e gli insegnanti in una scuola materna privata cittadina. Quest’anno invece la scuola che accettava di ospitarla, nonostante la sua età, ha opposto un garbato ma deciso diniego a causa, ufficialmente, del gran numero di iscrizioni.
L’ESCLUSIONE - Così da quindici giorni il suo umore è cambiato e anche quello dei suoi genitori poiché ogni mattina la sua aspettativa di uscire di casa e andare a scuola resta delusa. La ragazza ha un insegnante pagato dai genitori e avrebbe solo voluto trascorrere alcune ore della giornata a sentire gli altri giocare e parlare. Ha solo bisogno di un po’ di spazio e di molta compagnia ma nessuna scuola sinora ha accettato di ospitarla trincerandosi dietro al fatto che l’obbligo scolastico per lei non esiste più. Unica eccezione la disponibilità all’accoglienza da parte del sindaco di Ollolai, Efisio Arbau, ma i chilometri di distanza sono troppi. L’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Nuoro ha offerto come soluzione la permanenza in un Centro diurno per adulti specializzato per accogliere i disabli, inaccettabile poiché al di là della sua data di nascita la giovane è fisicamente solo una bambina che riconosce i bambini come suoi simili.

Con Affetto

Salvatore Cimmino