giovedì 13 febbraio 2014

Disabiltity: The Italian Paradox, disregarded in the Italian Constitution


Disability is a matter of perception. If you can do even one a good thing, you are needed to someone

The protection of rights for people with disabilities in Italy is going through a very difficult period, even as we face an ongoing and constant reduction of economic resources urgently calling for strong action in respect to the institutions. It therefore seems necessary to reflect on the current legislation and address the existing programs, with respect to the same, you can achieve rationalization of interventions, services and therefore spending and the subsequent maintenance of the protection of rights that the same laws recognize widely and have consolidated over time.

Law of November 8, 2000, no. 238 Article 1: The Italian Republic guarantees individuals and families an integrated system of interventions and social services, promoting measures to ensure quality of life, equal opportunity, non discrimination and citizenship rights, prevent, eliminate or reduce the condition of disability, the needs of an individual and family distress resulting from an inadequacy of income, social difficulties and conditions of non-autonomy in accordance with articles 2, 3, and 38 of the Italian Constitution.

It is necessary therefore to avoid the fragmentation of interventions with a “patch” solution, which start with the fundamental aspects of systematic global planning and an overall look at the problems in perspective.
Solving social emergencies means above all to follow the guidelines in force, to make sure that we can respond to the same emergency measures with systematic and non-sectoral procedures, encompassing the medium and long term plan.

The non compliance guidelines of the program highlights the existing legislation and points out the technological innovations for people with disabilities, ensuring compliance with the rules governing social integration: schooling, mobility, employment, housing.

Based on my disabling condition and my requirements that followed thereafter, a certain urgent need arose in me to survey people with disabilities in our country and to get the sense of what disability really means, modify the National Health Care Range of Fees (for prosthesis), and make it finally accessible technological innovations for people with a disabilities.

Until these measures are not put into action, for the protection of the rights of a citizen, we will continue to witness episodes of indifference on the part of institutions, both public and private against and even more so, the failures of the local authorities who do not provide primary services, leaving citizens with disabilities in undignified living conditions and the areas in total disarray.

Salvatore Cimmino

Disabilità: paradosso italiano, disattesa la Costituzione.

La disabilità è una questione di percezione. Se puoi fare anche una sola cosa bene, sei necessario a qualcuno

La tutela dei diritti delle persone con disabilità in Italia vive una fase molto difficile, anche di fronte alla costante e preoccupante riduzione delle risorse economiche. Urgono azioni forti nei riguardi delle Istituzioni. Appare quindi necessario riflettere sulla legislazione vigente e sugli indirizzi e la programmazione esistenti, rispettando le quali si può arrivare sia a una razionalizzazione degli interventi, dei servizi e quindi della spesa, sia al conseguente mantenimento della tutela dei diritti, che le stesse leggi riconoscono ampiamente e hanno consolidato nel tempo.

Legge 8 novembre 2000, n. 328 Art. 1: La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione.

È necessario dunque, per evitare la frammentazione degli interventi con soluzioni “tampone”, che si parta dal fondamentale aspetto della programmazione organica e globale, che guardi i problemi in prospettiva. Risolvere le emergenze sociali vuol dire soprattutto seguire le linee-guida vigenti, per fare in modo che alle stesse emergenze si possa rispondere con provvedimenti organici e non settoriali, che abbraccino il medio e lungo periodo.

Il mancato rispetto degli indirizzi, della programmazione e della legislazione esistente fa risaltare, ancor di più, le gravi inadempienze degli Enti Locali, che non realizzano i servizi primari, lasciando i cittadini con disabilità in condizioni di vita poco dignitose e il territorio in assoluto degrado.

Partendo dalla mia condizione di disabilità e dalle esigenze che ne conseguono è nata in me la consapevolezza dell’urgenza di censire le persone con disabilità nel nostro paese per conoscere a fondo il tema disabilità; modificare il Nomenclatore Tariffario per rendere accessibile, finalmente, le innovazioni tecnologiche alle persone con disabilità; vigilare sul rispetto delle norme che disciplinano l’integrazione sociale: scuola, mobilità, lavoro, abitazioni.

Finché non si metteranno in atto queste misure, per la difesa del Diritto di Cittadinanza, continueremo ad assistere ad episodi di indifferenza da parte degli Enti, pubblici e privati, nei confronti delle persone con disabilità.

Salvatore Cimmino