mercoledì 30 gennaio 2013

Grazie Orvieto!

Orvieto, 26 gennaio 2013 - Vice Ambasciatore Douglas Tappert, Vice Sindaco Roberta Tardani, Salvatore Cimmino e il Presidente del Consiglio Comunale Marco Frizza

Sabato scorso, ad Orvieto, presso la Sala Consiliare del Comune, ho presentato l’ottava tappa del mio personale giro del mondo a nuoto.

Per questa opportunità desidero ringraziare il Sindaco Antonio Concina, il Vice Sindaco Roberta Tardani, un amico carissimo, Felice Zazzaretta, e la Presidente della UISP Orvieto Fabrizia Mencarelli che hanno voluto accogliermi con immenso affetto in una terra meravigliosa che, ormai, sta diventando un po’ anche la mia terra proprio per la solidarietà e la vicinanza che vi ho trovato.

Desidero altresì ringraziare il mio collega e amico Michael Lenton, il prof. Adelio Salsano, il Vice Ambasciatore Australiano Douglas Tappert per la loro testimonianza e la loro condivisione al progetto per me importantissimo: A nuoto nei mari del globo, per un mondo senza barriere e senza frontiere.

La vita dei disabili, la nostra vita, diversamente da quanto spesso si è portati a credere, non è né senza senso e neanche senza scopo. Le difficoltà cha incontriamo nel gestire la quotidianità sono spesso accresciute da un problema di tipo culturale che condiziona le relazioni tra disabili e normodotati creando una distanza che impedisce l’integrazione. I giovani disabili, in particolare, si trovano a dover risolvere, oltre ai problemi di tipo pratico derivanti dal loro specifico problema, anche un enorme groviglio psicologico che è tipico dell’età adolescenziale ma che viene amplificato dall’incapacità di gestire una diversità vissuta come un impedimento, ingiusto e doloroso, ad una vita piena e serena.

Orvieto, 26 gennaio 2013 - Prof. Adelio Salsano, Michael Lenton, Vice Ambasciatore Douglas Tappert, Vice Sindaco Roberta Tardani, Salvatore Cimmino e Presidente del Consiglio Comunale Marco Frizza

In Italia, oggi, per combattere la diffidenza e l’emarginazione è fondamentale che ognuno di noi, con le sue modalità e le sue competenze, si impegni per aiutare anche la politica a recuperare quella fondamentale progettualità che potrebbe davvero rappresentare la risposta al declino dei rapporti umani. Dico questo perché è necessario arrivare a capire che la disabilità può se non completamente annullarsi diventare però, in alcuni casi, molto più facilmente gestibile grazie agli enormi passi avanti compiuti dalla ricerca scientifica e dallo sviluppo tecnologico.

Il settore della protesica sta compiendo passi da gigante – basti pensare alle BioProtesi che, sostituendosi alle invasive protesi metalliche tradizionali, apriranno nuove prospettive nel settore chirurgico – e ogni mese c’è qualche fantascientifica novità da annunciare.

L’ultima novità nel campo della neuroprostetica arriva dagli Stati Uniti, dal team di ricercatori del Center for Neuroengineering della Duke University, che hanno annunciato di aver sviluppato la prima interfaccia cervello-macchina in grado di ristabilire la mobilità in pazienti paralizzati.

Combatto perché le conquiste della tecnologia diventino accessibili a quante più persone possibili, per alleviare le sofferenze e consentire ai disabili di sfruttare pienamente le capacità e le competenze che possiedono, per poterle mettere a disposizione della società nella quale vivono e lavorano diventando, a pieno titolo, cittadini come tutti gli altri.

La prossima settimana partirò per l’Australia, sono certo che anche in questo Paese lontano, come già in Africa, in Nuova Zelanda, negli Stati Uniti e ovunque sono andato, troverò accoglienza e solidarietà e, soprattutto, troverò l’occasione per urlare, bracciata dopo bracciata, questo bisogno di giustizia e di equità.

Un forte abbraccio
Salvatore Cimmino

Thanks Orvieto!

Orvieto, January 26th - Deputy Ambassador Douglas Tappert, Deputy Mayor Roberta Tardani, Salvatore Cimmino and City Council President Marco Frizza

Last Saturday, in Orvieto, at the Council Hall, I presented the eighth stage of my world swim tour.

For this opportunity, I would like to thank Mayor Antonio Concina, Vice Mayor Roberta Tardani, my dear friend Felice Zazzaretta, and the President of the UISP Orvieto Fabrizia Mencarelli, who welcomed me with great affection, in a wonderful town that is now also becoming my town for the solidarity and support that I have found there.

I also want to thank my colleague and friend Michael Lenton, prof. Adelio Salsano and the Australian Deputy Ambassador Douglas Tappert, for joining in the project that is so dear to me: “Swimming in the Seas of the Globe”, for a world without barriers and borders.

The life of the disabled, our life, unlike what you are often led to believe, is neither meaningless nor without purpose. The difficulties we encounter in facing our daily issues are often enlarged by cultural misunderstanding, which influences the relations between disabled and able-bodied, creating gaps that prevent integration. Young people with disabilities, in particular, in addition to the practical problems arising from their specific problems, also find themselves dealing with a huge psychological entanglement that is typical of adolescence. This condition is amplified by the inability to manage diversity, which is seen as an unfair and painful impediment against living a full and joyful life.

In Italy, today, in order to fight mistrust and marginalization, it is essential for everyone to provide their skills and expertise, and to commit to drive the political forces towards a different approach and response to the decline of human relationships. We all need to to understand that disability can not completely vanish but it can become, in some cases, much more manageable, with the enormous progress made by scientific research and technological development.

Orvieto, January 26th - Prof. Adelio Salsano, Michael Lenton, Deputy Ambassador Douglas Tappert, Deputy Mayor Roberta Tardani, Salvatore Cimmino and City Council President Marco Frizza

The field of prosthetics is making great strides – just think of bioprosthesis that, replacing the traditional and invasive metal implants, open new perspectives in surgery – and every month there is some fantastic accomplishment to be announced. The latest innovation in the field of neuroprosthetics comes from the United States, by the team of researchers from the Center for Neuroengineering at Duke University, who announced that they have developed the first brain-machine interface that can restore mobility in paralyzed patients.

I fight in order for the technological breakthroughs to become accessible to as many people as possible, to heal the suffering and enable people with disabilities to fully exploit the capabilities and skills they possess. To be able to contribute to their society and to work, ultimately becoming first-class citizens like everyone else.

Next week I will travel to Australia, I am sure that in this distant country, as in Africa, New Zealand, the United States and everywhere else I went, I will find a warm welcome, solidarity and, above all, I will find an opportunity to scream, stroke after stroke, for the need for justice and equality.

All the best
Salvatore Cimmino