giovedì 20 marzo 2008

बोना Pasqua






Carissimi Compagni e Compagne di viaggio,
nell’ augurarvi buona Pasqua con affetto e amicizia,
colgo l’ occasione per esprimervi il bisogno, la volontà di costruire Insieme qualcosa di importante che ci aiuti a riflettere sull’ animo umano, sulla fiducia, sulla bellezza di un rapporto che si può costruire anche tra persone che non si conoscono, per raggiungere quegli obbiettivi che ci siamo prefissati, non importa quando si realizzeranno, finchè avremo fede non falliremo.
La disabilità non è soltanto bisogno, è anche e soprattutto stimolo e sollecitazione. Certamente è domanda di aiuto, ma è prima ancora provocazione nei confronti degli egoismi individuali e collettivi, è invito a forme sempre nuove di fraternità. La disabilità, in realtà mette in crisi le concezioni della vita legate soltanto all’appagamento, all’apparire, alla fretta, all’efficienza.
Spero e prego affinchè le istituizioni e le persone che le presiedono, si pongano in ascolto rispettoso, che sentano il bisogno di lasciarsi interrogare dalla fatica di esistenze segnate dalla sofferenza e dal disagio di eventi lesivi, congeniti o acquisiti. Vogliano farsi più vicini ai disabili ed alle famiglie, consapevoli che la disattenzione acuisce sofferenza e solitudine, mentre l’ integrazione, il rispetto della dignità dona forza e senso della vita.
A quanti hanno responsabilità poltiche e a tutti i livelli, vorrei chiedere di operare affinchè siano assicurate condizioni di vita e opportunità tali per cui la dignità sia effettivamente riconosciuta e tutelata. In una società ricca di conoscenze scientifiche e tecniche, è possibile e doveroso fare di più, nei vari modi che la convivenza civile richiede, dalla biomedica per prevenire la disabilità, alla cura, all’ assistenza, alla riabilitazione, alla nuova integrazione sociale.
Se i diritti civili e sociali vanno tutelati, è però ancora più importante salvaguardare le relazioni umane, le relazioni di aiuto, di amicizia e di condivisione. Ecco perché vanno promosse forme di cura e di riabilitazione che tengano conto della visione integrale della persona umana.
L’ integrazione delle persone disabili ha fatto progressi, anche se tanta strada resta ancora da percorrere, ci sono alcune importanti urgenze sulle quali è bene fermarsi e riflettere. Anzitutto, il diritto, che ha ogni uomo e ogni donna disabile, in qualunque Paese del mondo, ad una vita dignitosa. Non si tratta solo di soddisfare determinati bisogni, ma più ancora di vedere riconosciuto il proprio desiderio di accoglienza e di autonomia. E’ necessario che l’ integrazione diventi mentalità e cultura, e al tempo stesso che i legislatori e i governanti non facciano mancare a questa causa il loro coerente sostegno. La ricerca scientifica, per parte sua, è chiamata a garantire ogni possibile forma di prevenzione, tutelando la vita e la salute.
Quando la Disabilità non è eliminabile, è possibile sempre liberare le potenzialità che la disabilità non cancella. Sono potenzialità che vanno sostenute e incrementate: la riabilitazione, infatti, oltre che restituire funzioni compromesse, ne attiva altre e pone un argine al decadimento.
Carissimi Compagni e Compagne, sono sicuro che la nostra perseveranza, nell’ inseguire i nostri ideali, ci permetterà di abbattere quelle barriere che ancora oggi ci emarginano ai confini della società civile.

Buona Pasqua

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