mercoledì 12 dicembre 2007

Miss LUANDA








LUANDA - Un concorso di bellezza in Angola è al centro di numerose discussioni; a «Miss Landmine 2008», vi partecipano, infatti, solo le donne vittime delle mine antiuomo nello stato dell'Africa centrale. Il premio per la vincitrice è una protesi per la gamba. Il regista norvegese Morten Traavik, ideatore dell'evento che è programma per il prossimo 4 aprile nella capitale, lo definisce un «progetto artistico» che ha l'unico scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica.


SFIDA ALLE CONVENZIONI -


«Stop al concetto di perfezione fisica prestabilita. Bisogna celebrare la vera bellezza e sostituire il termine 'passivo vittima' col termine 'attivo sopravvissuto'. Tutti hanno il diritto di essere belli», recita lo slogan della manifestazione.


Sul sito, ( http://www.miss-landmine.org/misslandmine_news.html ),


del concorso è già possibile votare. Il portale propone una galleria fotografica con le 10 angolane aspiranti al titolo; una breve descrizione delle candidate, l' anno in cui hanno perso l'arto e anche il prezzo di fabbrica della mina di cui sono state vittime. Più di 4200 persone hanno finora votato online. L'Angola, uscita nel 2002 da un conflitto civile trentennale, sta lentamente sminando il suo territorio, in buona parte disseminato di 15 milioni di mine ( su una popolazione di circa 10 milioni di persone ), secondo le Nazioni Unite. Oltre 100 mila persone vivono oggigiorno in questo paese con una gamba o un braccio amputato.

CRITICHE E REPLICHE - L'artista norvegese Morten Traavik ha deciso di richiamare


l' attenzione dei media sul problema. L' iniziativa, pur godendo dell'appoggio del governo del paese, del supporto dell'Unione Europea e del consiglio culturale norvegese, è stata considerata estremamente controversa e non ha mancato di scatenare forti polemiche. «Non si tratta di votare una 'Miss Mondo' con una gamba sola», ha spiegato Traavik. «È un progetto artistico con uno scopo umanitario», ha precisato. Critiche sono giunte anche dalla stampa norvegese: la rivista «Fett» definisce il concorso «voyeristico», e «dai tratti pornografici», perché focalizzerebbe la sua attenzione solo sulle donne, malgrado anche i maschi siano coinvolti in questa tragedia. Per «Morgenbladet», il progetto «sfrutta in modo ignobile queste donne in difficoltà».


Che ne pensate?

Nessun commento: