Desidero esprimere gioia ed affetto al Presidente del CIP Luca Pancalli per il sostegno e la stima che mi ha trasmesso attraverso questo messaggio, che con orgoglio pubblico:
Caro Salvatore,
mi sarà impossibile, per impegni assunti precedentemente e come già preannunciato telefonicamente, essere presente a Taranto in occasione dell’ottava tappa del tuo straordinario Giro d’Italia. Da vecchio nuotatore quale sono stato, però, desidero farti pervenire forte il mio personale supporto per questa splendida iniziativa e confessarti di essere ammirato davanti ad un’impresa che raccoglie in sé tante sfide e che vuole dimostrare come il concetto di disabilità non coincida con quello di impossibilità. Da tempo sostengo che lo sport non fa differenze. Un gesto sportivo racchiude in sé gli stessi valori, chiunque lo ponga in essere. Mi batto da anni perchè la pratica sportiva sia un diritto/opzione che ogni cittadino debba poter esercitare e tale messaggio deve arrivare con forza anche a coloro che ancora non hanno compreso in pieno come l’attività fisica sia uno strumento di integrazione e di socializzazione unico per la persona disabile. Abbiamo chiesto con forza, come Comitato Italiano Paralimpico, che il nomenclatore tariffario sia rivisto per quanto riguarda protesi ed ausili sportivi, strumenti ormai indispensabili per garantire un benessere psico-fisico alla persona disabile. Battaglie come quella che stai conducendo, su binari mediatici di straordinaria efficacia, sono una dimostrazione ulteriore di come lo sport sia il grimaldello ideale per riavvicinare alla vita quotidiana chiunque soffra di una disabilità. La determinazione con cui stai conducendo in porto questo splendido Giro d’Italia è un esempio di come qualsiasi persona racchiuda, dentro di sé, valori che devono essere trasmessi a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, vivono una qualsiasi forma di disabilità.
Nell’augurarti una fantastica conclusione del tuo tour in mare, ti rinnovo la mia stima, ricordandoti inoltre che avrai in me un interlocutore sempre attento.
mi sarà impossibile, per impegni assunti precedentemente e come già preannunciato telefonicamente, essere presente a Taranto in occasione dell’ottava tappa del tuo straordinario Giro d’Italia. Da vecchio nuotatore quale sono stato, però, desidero farti pervenire forte il mio personale supporto per questa splendida iniziativa e confessarti di essere ammirato davanti ad un’impresa che raccoglie in sé tante sfide e che vuole dimostrare come il concetto di disabilità non coincida con quello di impossibilità. Da tempo sostengo che lo sport non fa differenze. Un gesto sportivo racchiude in sé gli stessi valori, chiunque lo ponga in essere. Mi batto da anni perchè la pratica sportiva sia un diritto/opzione che ogni cittadino debba poter esercitare e tale messaggio deve arrivare con forza anche a coloro che ancora non hanno compreso in pieno come l’attività fisica sia uno strumento di integrazione e di socializzazione unico per la persona disabile. Abbiamo chiesto con forza, come Comitato Italiano Paralimpico, che il nomenclatore tariffario sia rivisto per quanto riguarda protesi ed ausili sportivi, strumenti ormai indispensabili per garantire un benessere psico-fisico alla persona disabile. Battaglie come quella che stai conducendo, su binari mediatici di straordinaria efficacia, sono una dimostrazione ulteriore di come lo sport sia il grimaldello ideale per riavvicinare alla vita quotidiana chiunque soffra di una disabilità. La determinazione con cui stai conducendo in porto questo splendido Giro d’Italia è un esempio di come qualsiasi persona racchiuda, dentro di sé, valori che devono essere trasmessi a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, vivono una qualsiasi forma di disabilità.
Nell’augurarti una fantastica conclusione del tuo tour in mare, ti rinnovo la mia stima, ricordandoti inoltre che avrai in me un interlocutore sempre attento.
Con affetto
Luca Pancalli
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