Nuotare nelle Bocche di Bonifacio con mare forza 3, una perturbazione dovuta ad un forte vento di grecale con punte di 35 nodi, con onde alte 100/150 cm, con una temperatura dell’ acqua tra i 12 e i 15 gradi celsius a qualcuno potrebbe sembrare da incoscienti, ma non è stata sicuramente la prima volta che ho affrontato condizioni tanto avverse, mi è già capitato per esempio nel lago di Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, a causa delle pericolosissime esalazioni di gas, oppure in Nuova Zelanda, dove all’arrivo ho dovuto fare i conti con l’ipotermia. Il fatto è che quando io nuoto lo faccio con una convinzione profonda e importante: è il mio modo, il mio strumento, per combattere accanto a tutti i disabili, una battaglia di civiltà.
Insieme con me, a Santa Teresa di Gallura, luogo che ormai da anni porto nel cuore per la bellezza incommensurabile e per la gentilezza e la forza sincera della sua gente, ha lavorato un gruppo di donne e di uomini che, nel nome dei Diritti Umani, ha voluto seguirmi in quest’avventura: Gianni Nicolai, detto Pecchia, pilota della barca AJOOO!, il suo aiutante Paolo Arca Sedda, la dr.ssa Moena Rizzoli, I cameramen Giacomo Vincentelli e Paolo Molino, i fotografi Miho Tsuruoka e l’amico venuto con me da Roma Maurizio Bagliani, infine Mario Romor, Roberto Porcu e, naturalmente, l’amico di vecchia data e straordinaria persona, Nardino.
Siamo partiti da Capo Pertusato alle ore 9,12 in condizioni pressoché proibitive, AJOOO! ballava in mezzo alle onde costretta, fin dal primo momento, a navigare affrontando oltre alle onde anche una forte corrente con una velocità di 2/3 nodi. Dall’acqua riuscivo a vedere AJOOO! solo a intermittenza, tra un’onda e l’altra. Dopo un’ora sembrava di aver percorso poche centinaia di metri, in effetti la corrente e le onde ci scarrocciavano sovente fuori dalla rotta. Sono arrivato alla Rena Bianca di Santa Teresa di Gallura dopo aver percorso 20 km circa, rispetto ai 15,2 km originari, alle ore 14,30 cioè dopo 5 ore e 18 minuti di vera sofferenza per me e per l’ equipaggio di AJOOO!, sofferenza che è svanita in un colpo grazie all’ accoglienza di numerosissime persone e del Sindaco Stefano Pisciottu, in prima fila con la fascia tricolore.
Vorrei esprimere gratitudine all’Istituto P.F.M. Magnon e al corpo insegnanti per avermi fatto incontrare degli studenti meravigliosi pronti all’ ascolto e a condividere un messaggio di democrazia; al Consiglio Comunale di Bonifacio, di Santa Teresa di Gallura e il Consiglio Regionale della Sardegna, che hanno voluto patrocinare moralmente l’ evento; al Complesso Nuragico “Lu Brandali” che ha ospitato una importante conferenza stampa; alla Capitaneria di Porto della Maddalena e di Santa Teresa di Gallura; Cooltour Gallura, Protezione Civile di Santa Teresa di Gallura, e lo Squalo Bianco.
A Freddy Cardi, sua moglie Serenella Pes e il loro figlio Gabriel che mi hanno manifestato affetto e amicizia ospitandomi nel loro B&B.
Agli organizzatori dell’ evento Sport d’ A-Mare: ACSI, (Associazione Centri Sportivi Italiani), l’ ADS SlowDive ed ESA Worldwide che hanno voluto fortemente il mio progetto “A nuoto nei mari del globo, per un mondo senza barriere e senza frontiere” in Sardegna.
Ha creduto in me la Selex ES, l’azienda per la quale lavoro e questo non potrò mai dimenticarlo.
Dulcis in fundo il Circolo Canottieri Aniene, e il suo Presidente Giovanni Malagò che mi hanno accolto con entusiasmo e amicizia sostenendo senza riserve il progetto costruito nel corso di questi anni.
Grazie, ci vediamo a New York.
Salvatore Cimmino
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