Fermati e pensa, la disabilità rappresenta, nella nostra società, una condizione di svantaggio personale e sociale dove il pregiudizio e la stigmatizzazione porta le persone con disabilità all’ isolamento affettivo e fisico, alla povertà dei rapporti umani, alla difficoltà di integrazione e a scarse opportunità di progettualità in quanto oggetto di rifiuto sociale.
Fermati e pensa, la persona con disabilità è rigettata nella marginalità, privata di ogni diritto e possibilità di agire secondo i suoi desideri, i suoi bisogni e le sue capacità. In questa triste realtà appare palese una concezione assistenziale che fa delle persone con disabilità cittadini di secondo ordine.
Fermati e pensa, la persona con disabilità è qualificato come assistito. Improduttivo, inutile, incapace: in breve una persona da accudire in ogni singolo aspetto.
Fermati e pensa, I genitori di un bambino con disabilità spesso riversano sul proprio figlio tutta una serie di comportamenti di difesa, per proteggerlo da sentimenti contraddittori che si portano dietro fin dalla sua nascita: rifiuto, paura, solitudine, senso di colpa. Questi comportamenti influenzeranno in modo determinante la formazione della personalità del figlio. Una delle conseguenze più gravi, a mio parere, è la loro esclusione dall’imparare ad acquisire autonomia.
Fermati e pensa, In quasi tutti i genitori di bambini con disabilità vi è una difficoltà di fondo nell’accettare l’invalidità del figlio, vissuta fondamentalmente come una cattiva sorte. Alcuni, tra l’altro, si compiangono davanti agli stessi figli, come se questi fossero incapaci di comprendere. Senza dimenticare l’ambiente che circonda la famiglia e che, molto spesso, non è di aiuto per un cambiamento di mentalità. Infatti spesso parenti e amici hanno come atteggiamento di fondo il pietismo compassionevole verso la disabilità.
Fermati e pensa, la socializzazione viene spesso negata alle persone con disabilità nei luoghi dove vivono quotidianamente: comunità, scuola, lavoro.
Fermati e pensa, nella nostra società è arrivato il momento di cambiare e abbattere tutti gli ostacoli e luoghi comuni di tipo sociale e culturale, dobbiamo adoperarci a formare persone consapevoli che la diversità è un valore.
Fermati e pensa, questa è la strada per iniziare un lungo cammino che sicuramente gioverà all’ uguaglianza fra gli individui.
Salvatore Cimmino