martedì 9 marzo 2010

Io ho un sogno
















Nel mondo ci sono 600 milioni di persone disabili, cifra che rappresenta il 10% della popolazione globale e il 15 % della popolazione europea.
In Italia ci sono 5 milioni di persone disabili, di cui 3 milioni, tra i 6 e i 75 anni, che convivono con difficoltà motorie talmente gravi da comportare il pressoché totale sconfinamento.
Oltre 2 milioni di persone sono invece colpite da ritardo mentale, e fra esse diverse decine di migliaia soffrono di forme di tipo grave e severo.
La situazione di handicap, sia esso fisico-motorio o mentale, comporta uno sconfinamento più o meno totale, con una diretta influenza sulle capacità e possibilità di apprendimento, comunicazione, autoaccudimento, interazione sociale, gioco, lavoro e possibilità di evitare i pericoli.
In una parola, esistono numerosi individui che, di fatto, sono costretti ad assistere passivamente alla vita, spettatori e non più (o non mai) attori.
Attraverso la tecnologia odierna oggi è possibile pianificare ed attuare interventi mirati tali da migliorare drasticamente le condizioni di vita di una persona disabile.
Ecco perché è urgente intervenire quanto prima sui LEA, ( Livelli Esistenziali di Assistenza ), e sul Nomenclatore Tariffario, affinché i progressi ottenuti dalla ricerca possano contribuire a restituire dignità e qualità di vita migliore alle persone disabili.
Io ho un sogno, ed è quello di rendere fruibile questa tecnologia a tutti quelli che ne hanno bisogno.
Io ho un sogno, ed è quello che una persona disabile non venga più definita un’ammalata.
Io ho un sogno, ed è quello di eliminare, nel nostro paese, migliaia di sciacalli e medici compiacenti che si appropriano indebitamente dei diritti delle persone disabili, ledendo e danneggiando la società.
Io ho un sogno, che un giorno il mio paese sarà culturalmente e psicologicamente maturo dal punto di vista dell’ accoglienza e dell’ integrazione.
Io ho un sogno, che un giorno nel mio paese non ci saranno più barriere per le persone disabili:
il lavoro, la dignità, la libertà, l’ autonomia, i giochi, l’ allegria, non restino nè un desiderio nè
un’aspirazione ma una realtà.
Io ho un sogno, che un giorno nel mio paese si possa condividere il progresso e il benessere, oggi!!!
Come voi ben sapete, non smetterò di nuotare fino a quando il mio sogno non diverrà realtà.

Con Affetto

Salvatore Cimmino

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