Sono stato particolarmente colpito dalla calorosa accoglienza ricevuta in Israele, tra Tel Aviv, Haifa e Tiberiade, da parte di persone straordinarie che, con entusiasmo, della solidarietà fanno quotidianamente la loro bandiera.
Aver condiviso anche solo qualche momento con questi uomini e queste donne eccezionali ha costituito, per me, un momento di grande e forte emozione.
Salvatore Cimmino con Piero Abbina
Il primo incontro, il 14 gennaio, è stato con Alessandro Viterbo, presidente dell’associazione Tsad Kadima, “ Un passo avanti “, di Gerusalemme, che si occupa di organizzare e aiutare il percorso formativo dei bambini che soffrono di lesione cerebrale in Israele, a prescindere dalla religione, dal credo o dall’appartenenza etnica.
Alessandro Viterbo con suo figlio Yoel
Non c’eravamo mai visti prima ma i nostri occhi non si sono lasciati fino al momento dei saluti. Alessandro è papà di un ragazzo affetto da lesione cerebrale, da piccolo era completamente
immobile, ma grazie alle cure amorevoli della famiglia, insieme al sostegno di uno stato presente a trecentosessanta gradi, questo ragazzo, insieme a tanti altri, non solo ha recuperato tante funzioni, ma addirittura riesce a soddisfare e coltivare propri interessi, Alessandro mi raccontava che non gli era mai capitato di andare in un locale ad assistere un concerto, suo malgrado è stato costretto da suo figlio ad andarci!!!!
Salvatore Cimmino con Vittorio Funaro e Paolo Luccardi
Lo stesso giorno a Tel Aviv abbiamo conosciuto Noah Brown, un ragazzo pieno di entusiasmo che ha fondato un’associazione che si occupa di addestrare cani alla guida dei non vedenti.
Noah Brown
Il secondo giorno, 15 gennaio, siamo andati in Galilea per incontrare il direttore delle Relazioni Esterne della Jordan Valley Council Idan Helman, (per questo ringrazio il Presidente Yossi Vardi), che si è dimostrata subito entusiasta del progetto per il quale ero andato in Israele insieme agli amici e consoci del Circolo Canottieri Aniene Piero Abbina, Presidente dell’ Associazione Italiana Amici del Technion, Vittorio Funaro, Paolo Luccardi e Nora Alkabes.
Piero Abbina con Rita Levi Montalcini
Idan si è dimostrata molto interessata assicurandoci addirittura la partecipazione del governo israeliano attraverso l’adesione del ministero dell’Educazione e dello Sport. Grazie a Idan ho potuto conoscere una gran bella persona, Orna Chimoni, fondatrice del Kibbutz Beit Eyal, “ La casa di Eyal “. Intitolato alla memoria del figlio che perì durante il conflitto israelo-libanese nel 1997, questo Kibbutz si pone come obiettivo il recupero fisico e sociale dei militari e dei civili vittime del terrorismo, a prescindere dalla religione, dal credo o dall’appartenenza etnica.
Orna rappresenta la parabola israeliana contemporanea: insieme con altre tre mamme, Bruria Sharon, Zohara Antebi, e Rachel Ben Dor, hanno costretto l’esercito israeliano, nel 2000, a lasciare il Libano. Furono soprannominate le “Quattro Madri”.
Orna Shimoni
Il giorno seguente, sabato 16, abbiamo incontrato il Ministro Plenipotenziario dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv Gabriele Altana il quale, oltre a garantirci il proprio appoggio, sostegno e patrocinio, si attiverà per dare all'iniziativa il massimo risalto nella comunità italiana (ebraica e non) che risiede in Israele.
Dopo l’incontro con l’Ambasciata siamo partiti per Haifa.
L’ultimo giorno della nostra permanenza in Israele siamo stati ospiti dell’ Istituto di Tecnologia Israeliano “Technion”. Abbiamo incontrato lo scienziato Moshe Shoham, direttore del laboratorio di Robotica, il quale ci ha illustrato le sue ultime scoperte emozionandoci per la capacità di trasmettere con semplicità e passione i risultati del suo lavoro.
Prof. Moshe Shoham con Christopher Reeve
Ci siamo salutati con la promessa che il 7 maggio, giorno della traversata a nuoto da Cafarnau a Ein Gev, sarà in prima fila.
Amos Levan, Capo Ufficio Stampa del Technion, ci ha assicurato che s’impegnerà per diffondere il più possibile la nostra iniziativa. Anche Claudio Pagliara corrispondente Rai da Israele ha confermato l’impegno ad occuparsi di questo evento.
Piero Abbina tra il Presidente Napolitano e Rita Levi Montalcini
Non è stato facile organizzare e realizzare questo progetto che non avrebbe mai visto la luce senza l’apporto, determinante e decisivo, del Circolo Canottieri Aniene, della Fondazione Roma e dei consoci Pietro Abbina, Vittorio Funaro, Paolo Luccardi, Marco Zilia e della nostra Nora Alkabes.
Un abbraccio affettuoso al Presidente Giovanni Malagò e al Presidente Emmanuele Emanuele. La fiducia che hanno voluto accordarmi rappresenta la mia forza ed il mio orgoglio.
Grazie
Salvatore Cimmino
mercoledì 27 gennaio 2010
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2 commenti:
caro Salvatore sono stato felice di conoscerti ti aspettiamo a maggio per la tua impresa
e per una tua visita al centro educativo di "Tsad Kadima "di Riscion lezion
alessandro viterbo padre di yoel
alexviterbo@hotmail.com
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