mercoledì 27 maggio 2009
Stretto di Gibilterra
Giro d' Europa a nuoto
per un Mondo senza Barriere & senza Frontiere
Isla de Tarifa, 25 maggio 2009
9h33 a.m.
La prima cosa che mi preoccupa è l’incertezza delle condizioni meteomarine, solitamente difficili a causa della variabilità cui è soggetta quest’area geografica che divide l’Atlantico dal Mediterraneo; per rendere l’idea, nella stessa giornata riescono ad alternarsi tutte e quattro le stagioni.
Sono arrivato a Tarifa, da Siviglia, verso le 6h30 del pomeriggio del 21 maggio, accompagnato da mio padre Ciro, da Enrico Albertini, amico fraterno e dirigente dell’ Artiglio nuoto di Viareggio, e dal Direttore Tecnico della Tirrenica nuoto di Viareggio, Adolfo Buonaccorsi. Anche in questa circostanza l’affetto e il sostegno del Circolo Canottieri Aniene, della Fondazione Roma, dell’ Italbrokers hanno costituito quella spinta in più fondamentale per il successo dell’iniziativa.
Il tempo di rifocillarci e abbiamo incontrato Rafael Gutierrez Mesa, responsabile della http://acneg.com/ il quale, dopo i saluti di rito, ci comunica che, tempo permettendo, la traversata avrebbe potuto, presumibilmente, svolgersi lunes, lunedì in spagnolo, poiché fino al 25 maggio le correnti non sarebbero state favorevoli alla nuotata.
Tarifa è un villaggio talmente meraviglioso, accogliente e ospitale che, credetemi, non ci è dispiaciuto affatto doverci fermare più del previsto anzi, è stato un soggiorno che ricorderò per sempre. Naturalmente ricorderò per sempre anche la temperatura dell’acqua del mare: decisamente fredda, al punto tale che continuare a nuotare costituiva l’unico rimedio al….congelamento!!!
Finalmente arriva domenica 24 maggio e incontriamo Rafael, il quale però ci comunica che difficilmente avrei potuto nuotare l’indomani perché le previsioni erano cambiate, e dovevo aspettare il martedì. A quel punto abbiamo iniziato a preoccuparci, ho detto a Rafael che ero convinto che la traversata si sarebbe comunque fatta l’indomani, che quindi ci saremmo visti alle 8h30 del mattino dopo, che le condizioni meteomarine sarebbero state clementi, insomma non potevo aspettare un giorno di più!!!!!
Infatti, lunedì mattina alle 6h00 il cielo era splendidamente azzurro, c’era sì vento ma non tanto da doversi preoccupare; a quanto pare le mie preghiere erano state esaudite e alle 8h30 Rafael ci comunica che le condizioni, pur se non ottimali, mi consentiranno comunque di tentare la traversata dello Stretto.
Rafael chiama a raccolta la sua squadra composta da Antonio, responsabile della rotta, da Jesus responsabile della seconda imbarcazione e dall’ equipe medica.
Alle 9h00 ci avviamo alle barche, ci prepariamo e ci dirigiamo al punto di partenza, Isla di Tarifa e alle 9h33, con un vento freddo di ponente forza 3 partiamo.
L’inizio non è stato dei più facili: il mare e il vento erano molto capricciosi, m’impedivano di stare in assetto per cui, come accade spesso, ho dovuto seguire i movimenti dell’acqua. Per fortuna dopo circa mezz’ora il vento ed il mare hanno iniziato progressivamente a dimostrarsi più clementi.
Alla prima sosta alle condizioni avverse si aggiunge la rottura degli occhialini, che per fortuna sono riuscito a sostituire; dopo averli calzati vado avanti, nel frattempo la temperatura dell’ acqua, nera a causa del cielo coperto, anziché aumentare diminuisce. Finalmente, proprio quando cominciavo a perdere le speranze, un raggio di sole perfora la barriera di nuvole e mi raggiunge trasmettendomi una forte carica, a tal punto da convincermi che le condizioni, come poi si è avverato, sarebbero cambiate.
Finalmente spunta il sole, il mare è meno arrabbiato, la temperatura dell’acqua è stazionaria, ma all’improvviso mi scontro con un branco di delfini:
mi blocco spaventato, dalla barca, Jesus e Adolfo mi gridano di andare avanti, di non aver paura perché i delfini sono amici venuti a salutarmi; solo che non si sono limitati a salutarmi, mi hanno fatto compagnia per oltre venti minuti prima di dirmi addio. Credetemi, non li dimenticherò mai!!!!
Ma evidentemente le sorprese non devono esaurirsi: mi rendo conto di essere arrivato, sono le 12h33, non ci posso credere, ho impiegato tre ore e trentasei secondi!!!!
Adolfo mi fa vedere il cronometro ed effettivamente, nel momento in cui tocco la terra marocchina, sono trascorse 3 ore e 36 secondi dalla partenza, precisamente come mi viene indicato da Antonio. Punta Marsa, 17 Km!!!!
Che dire, solo con un miracolo si può definire questa prestazione, sono sempre più convinto che, insieme con tutti voi, riusciremo a costruire un Mondo senza Barriere e senza Frontiere.
Con Affetto
Salvatore Cimmino
lunedì 11 maggio 2009
domenica 3 maggio 2009
1^ Tappa, Messina_ Scilla
Salvatore Cimmino conclude a Scilla la prima tappa del Giro d’Europa a Nuoto “per un mondo senza barriere e senza frontiere” unendo con un ponte ideale la Sicilia alla Calabria.
Tripudio di gente sulla spiaggia di Marina Grande alle 12 e 55, momento in cui Salvatore Cimmino atleta disabile ha concluso la prima tappa del Giro d’Europa a nuoto “per un mondo senza barriere e senza frontiere”.
L’attesa del pubblico, in una splendida giornale di sole con tanta gente a godersi la tintarella sulla sabbia, veniva allentata poco dopo le 12 e 30, allorquando dal gommone venivano portati a riva Alessandro e Stefania, rispettivamente figlio e moglie di Salvatore. Subito dopo arrivano anche il fotografo e l’operatore video; intanto Salvatore Cimmino si distingueva nitidamente tra le onde man mano che si avvicinava alla riva ed il pubblico ha istintivamente accompagnato tra gli applausi gli ultimi minuti dell’impresa solidale-sportiva di questo indomito atleta disabile.
L’atleta del Circolo Canottieri Aniene di Roma è partito da Messina dal tratto di mare antistante la sede della Lega Navale alle ore 9.50 (dieci minuti prima dell’orario programmato) e dopo aver costeggiato facilmente fino a Capo Peloro (luogo di incontro tra il mar Jonio e il mar Tirreno)
sfruttando la scia di corrente favorevole, grazie ai preziosi suggerimenti di Mimmo Pellegrino del Centro Nuoto Sub Villa San Giovanni, che ha coordinato lo staff tecnico in mare.
Poi, Cimmino, ha puntato decisamente ad attraversare lo Stretto dirigendosi su Marina Grande a Scilla con il prezioso supporto dell’AMS (Autorità Marittima dello Stretto) che con strumenti di altissima tecnologia non ultimo il VTS effettua il costante controllo ed il monitoraggio del traffico marittimo; nonché con la collaborazione delle locali capitanerie di porto.
Salvatore Cimmino ha nuotato sereno, con bracciate regolari al ritmo di circa 80 al minuto, con l’unico cruccio di aver incontrato sul suo percorso una miriade di meduse che cercavano il suo volto (certamente avrebbe gradito le avances di qualche Sirena di memoria mitologica). In alcuni frangenti Cimmino, seguendo le direttive dello staff tecnico del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro di Napoli ha abbassato il ritmo, battendo sulle 75 bracciate/minuto. Dopo circa 1 miglio dal momento di puntamento su Scilla è entrata una corrente di scendente che iniziava a spingere Cimmino verso Cannitello, ma il tenace disabile amputato che ha deciso di sfidare l’Europa, aumentava il ritmo ed ancora una volta seguendo i suggerimenti dello staff tecnico puntava verso la Costa Viola, sostenuto in acqua anche dal Gruppo Sommozzatori dei Carabinieri di Messina, allungando il percorso per poi sottocosta portarsi verso il Castello dei Ruffo, ove era atteso sulla spiaggia di Scilla. Salvatore Cimmino, quindi ha percorso i circa 15 Km del tracciato in 3 ore e 5 minuti. Ripagato in pieno l’impegno delle Leghe Navali dello Stretto e delle altre Associazioni tra le quali la Cariddi di Torre Faro ed il Comitato Italiano Paralimpico Calabria. Soddisfatti i dirigenti del Circolo Canottieri Aniene giunti in riva allo Stretto per sostenere e supportare, unitamente alla Fondazione Roma Terzo Settore ed all’ItalBrokers, il simpatico atleta.
A fine traversata Cimmino, accolto dal sindaco di Scilla Avv. Gaetano Ciccone e da numerosi assessori, si scherniva per il brillante risultato, pensando già alla prossima tappa quando tra il 22 ed il 30 maggio sfiderà lo Stretto di Gibilterra, ma senza dimenticare e far dimenticare il vero motivo del suo “sciopero dello Sport” o delle sue imprese finalizzate a sollevare l'attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni su un tema in particolare: quello della fruizione dei presidi protesici più all'avanguardia e del mancato aggiornamento del “Nomenclatore tariffario”, strumento con cui il Sistema Sanitario Nazionale fornisce le protesi ai disabili e che ancora oggi non prevede gli strumenti di ultima generazione, già ampiamente forniti in alcuni paesi europei.
Salvatore Cimmino, commosso trovava la forza per ringraziare tutti ed in modo particolare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che lo ha omaggiato di una medaglia ricordo.
Dagli occhi di Salvatore traspariva riconoscenza ed un affetto filiale; conoscendo la sensibilità del Presidente, sicuramente prima della conclusione del Tour avrà modo di ricevere un atleta dal cuore immenso.
Salvatore Cimmino è nato a Torre Annunziata (Napoli) il 23 giugno di 45 anni fa, vive e lavora a Roma ed è tesserato con il Circolo Canottieri Aniene nella categoria master. Ha una abilità fisica ridotta, dopo aver subito l’amputazione della gamba destra poco sopra il ginocchio, ma ha spirito, coraggio e forza d’animo degne del miglior nuotatore di fondo.
Carmelo Regolo
Comitato Regionale CIP Calabria
Ufficio Stampa
(Gli scatti sono gentile concessione di Franco Cufari)